ACCIAI INOX

L’acciaio inossidabile è caratterizzato da una maggiore resistenza alle ossidazioni e alle corrosioni, rispetto al comune acciaio non legato. 
La capacità di evitare (o ridurre di molto) l’ossidazione del ferro, nella lega dell’acciaio, è dovuta principalmente alla presenza del cromo. Questo ossida (Cr2O3) e produce una patina esterna molto densa e sottile, dello spessore di pochi strati atomici, ma sufficiente a “fermare” le aggressioni dell’ossigeno e di altri agenti chimici.

Generalmente, l’acciaio inox contiene valori di cromo tra il 12 e 18 %, ma vengono utilizzati anche altri elementi per aumentare la resistenza all’ossidazione e alla corrosione.

Per poter avere la formazione dello strato di ossido, continuo e protettivo nei confronti dalla corrosione, e per cui un acciaio può essere ritenuto inossidabile, il contenuto minimo di cromo “libero” (ossia, non combinato al carbonio) è del 10,5%. Il cromo nella lega, infatti, combinandosi con il carbonio, può formare carburi di cromo che, precipitando ai bordi dei grani della struttura cristallina, ne limitano la disponibilità a formare ossidi.

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Acciaio prodotto con speciali procedure metallurgiche che includono il degasaggio sotto vuoto, la rifusione sotto scoria elettroconduttrice (E.S.R.), forgiature specifiche per garantire il giusto rapporto di riduzione di ogni singola barra, cicli di trattamento termico appositamente studiati per garantire le migliori caratteristiche fisiche e strutturali ed ottenere una costanza di risultati ripetibili nel tempo, assicurando all’utilizzatore finale e o al costruttore dello stampo un risparmio sul singolo pezzo prodotto.

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Acciaio resistente alla corrosione al 18% di cromo legato al molibdeno con un campo di applicazione ampio nel settore stampi materie plastiche e meccanico.